L’Analisi del Ciclo di Vita (“Life Cycle Assessment“/LCA) è una certificazione volontaria che la Franchi Umberto Marmi ha implementato per le sue lastre di marmo Bettogli, prevedendo la “Dichiarazione Ambientale di Prodotto” (“Environmental Product Declaration / EPD”), un vero e proprio marchio ecologico del marmo.
Da questo studio è emerso che la produzione delle lastre in marmo, ad esempio rispetto ai prodotti ceramici ed affini, provoca impatti ambientali modesti sui comparti aria ed acqua, data la quasi totale assenza di sostanze chimiche nel processo produttivo. La stessa filiera presenta anche bassi impatti di CO2, in considerazione delle limitate distanze di approvvigionamento della materia prima “marmo” dagli impianti di lavorazione.
Il ciclo di vita di lastre in marmo prevede impatti ambientali modesti per quanto riguarda i comparti aria e acqua, data la quasi totale assenza di sostanze chimiche nel processo produttivo.
Nello specifico, la filiera del marmo Bettogli presenta anche bassi impatti per quanto riguarda le emissioni climalteranti (CO2) e il consumo di combustibili fossili, fortemente influenzati dalle distanze di approvvigionamento della materia prima “marmo” dagli impianti di lavorazione.
Infine, la moderna gestione della cava – orientata alla costante ricerca di soluzioni tecniche performanti dal punto di vista ambientale – e l’implementazione di una filiera di utilizzo delle scaglie prodotte dalla coltivazione del marmo, permette un forte abbattimento anche del potenziale consumo di materie prime elementari.
La EPD pubblicata è una dichiarazione ambientale di tipo 3 verificata e registrata, che comunica informazioni trasparenti e comparabili sull’impatto ambientale dei prodotti lungo l’intero ciclo di vita. Grazie a questo, le lastre di marmo Bettogli della Franchi Umberto Marmi sono materiali riconosciuti in tutto il mondo per la certificazione ambientale e il rating degli edifici dai principali programmi: LEED (USA), BREEAM (UK, NL, ES, DE, ecc.), ENERGY STAR (USA), GREEN STAR (AUS, NZL), HQE (FR). È inoltre riconosciuta a livello europeo per le politiche di GPP (Green Public Procurement) o “Acquisti Verdi”.
FUM è giunta nel 2020 alla EPD, ovvero “Bettogli Marble slabs of thickness 2 and 3 cm Environmental Product Declaration”, la certificazione con relativa pubblicazione di una Dichiarazione Ambientale di Prodotto registrata presso The International EPD® System.
Lo studio è stato sviluppato secondo gli standard ISO 14040, ISO 14044, ISO 14025 ed i requisiti della norma UNI EN 15804, e prende in considerazione tutti i processi relativi al funzionamento del prodotto, dall’estrazione delle materie prime alla produzione, l’uso ed il mantenimento del prodotto, per giungere fino al riutilizzo.
I cambiamenti climatici sono stati universalmente identificati come una delle maggiori sfide che le nazioni, i governi, i sistemi economici e i cittadini dovranno affrontare nei prossimi decenni: hanno infatti implicazioni rilevanti sia per i sistemi naturali sia per quelli umani, e possono portare a un impatto significativo in merito all’uso delle risorse, ai processi produttivi e alle attività economiche.
I principali gas aventi effetto serra risultanti da attività antropiche, così come indicato nel Protocollo di Kyoto, sono l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4), l’ossido di azoto (N2O), e altri gas di origine antropica. Il GHG più rilevante è rappresentato dall’anidride carbonica (CO2), che viene prodotta dalla combustione di fonti fossili come carbone, petrolio e gas naturale.
La rendicontazione di un inventario esaustivo dei GHG è lo strumento in grado di migliorare la conoscenza dell’azienda in merito alle proprie emissioni; tale strumento sta diventando un aspetto manageriale rilevante per i rapporti con gli stakeholder e per affrontare costruttivamente politiche e prescrizioni ambientali mirate alla riduzione delle emissioni di GHG.
La conduzione di un inventario rigoroso dei cosiddetti “gas serra” è quindi stato il prerequisito fondamentale per stabilire i target per le successive fasi di monitoraggio e rendicontazione, e la Franchi Umberto Marmi ha accettato anche questa sfida, andando a pubblicare la sua prima Carbon Footprint a settembre 2024.
L’obiettivo è quello della Carbon Zero (o Carbon Neutral Product), sul quale FUM sta costruendo il suo progetto futuro.
Nel dicembre 2022 è stato pubblicato il Manifesto del Marmo, promosso dalle aziende apuane del settore raggruppate nel consorzio Carrara Marble Way – Franchi Umberto Marmi in prima linea -, andando a porre le pietre miliari di un racconto che è tutto attuale…
“Essere Marmo” rappresenta un nuovo patto di fiducia con la Città di Carrara e la sua Comunità, e scrive gli obiettivi di Sostenibilità e dell’Economia Circolare dell’industria lapidea apuana.
Perché il Marmo: Racconta, Costruisce, Rispetta, Recupera, Innova, Lavora, Partecipa, Unisce, Ricorda, Immagina.
Il contesto di transizione ecologica e tecnologica che stiamo vivendo può e deve rappresentare una sfida per una crescita realmente sostenibile e a “misura d’uomo”, sul piano economico e sociale, e nel rispetto dell’ambiente.
Il marmo di Carrara, con la sua forza suggestiva straordinaria, che scaturisce dalla sua bellezza e dalla sua superba materialità, ha sempre creato valore per la sua città, dimostrandosi capace di compiere azioni concrete che hanno radici profonde nella tradizione e che possono contribuire alla costruzione dell’unico futuro possibile: quello che parla di riduzione dell’impatto ambientale, contenimento dei costi energetici, qualificazione del lavoro, creazione di valore per il territorio, innovazione e ricerca, filiera corta, creatività e riduzione degli sprechi di materia attraverso il recupero degli scarti secondo i principi dell’economia circolare.
Un futuro capace di rinnovare la sua identità e vocazione di testimonial nel mondo del made in Italy.